L'interruzione delle trasfusioni profilattiche aumenta il rischio di infarto cerebrale silente nei bambini con anemia a cellule falciformi


Nello studio STOP II, la sospensione delle trasfusioni di profilassi nei bambini ad alto rischio affetti da anemia falciforme ha determinato un alto tasso di ritorno a una velocità anomala del flusso sanguigno al Doppler transcranico e di ictus.

Sono stati analizzati i dati di STOP II per determinare l'effetto della sospensione delle trasfusioni sullo sviluppo o progressione di infarti cerebrali silenti alla risonanza magnetica.

All'inizio dello studio, 21 dei 79 pazienti ( 27% ) avevano evidenza di infarti silenti.
Non sono emerse differenze statisticamente significative nelle caratteristiche basali tra i pazienti con risonanza magnetica cerebrale normale e infarti silenti al momento dell'ingresso nello studio.

Alla fine dello studio, 3 pazienti su 37 ( 8.1% ) nel gruppo di proseguimento della trasfusione hanno sviluppato nuove lesioni cerebrali visibili alla risonanza magnetica rispetto a 11 su 40 ( 27.5% ) nel gruppo che aveva sospeso la trasfusione ( P=0.03 ).

Il numero totale di lesioni è rimasto sostanzialmente invariato, diminuendo da 25 a 24 nel gruppo trasfusione, mentre è aumentato da 27 a 45 nei pazienti che hanno sospeso le trasfusioni.

Pertanto, l'interruzione delle trasfusioni in bambini con anemia falciforme e Doppler transcranico anormale aumenta il rischio di infarto cerebrale silente.

Assieme ai dati dello studio STOP, questi risultati hanno dimostrato che le trasfusioni prevengono lo sviluppo di infarti silenti in pazienti con anemia falciforme e Doppler transcranico anormale, ma normale risonanza magnetica. ( Xagena2011 )

Abboud MR et al, Blood 2011; 118: 894-898


Emo2011 Neuro2011 Pedia2011



Indietro

Altri articoli

L'Agenzia europea per i medicinali ( EMA ) e l’Agenzia Italiana del Farmaco ( AIFA ), hanno informato gli operatori...


A causa dell'elevata prevalenza di infarti cerebrali silenti ( SCI ) negli adulti con anemia falciforme ( SCA ) e...


L’obiettivo di uno studio è stato quello di determinare la frequenza e il tempo di recidiva di infarto cerebrale nei...


Modelli preclinici di ictus hanno dimostrato che la Gliburide per via endovenosa riduce l’edema cerebrale e migliora la sopravvivenza. Si...


Sono stati identificati i fattori di rischio per la cefalea e l’emicrania nei bambini con anemia falciforme ed stata esaminata...


La chirurgia decompressiva precoce in pazienti con infarto maligno dell'arteria cerebrale media può migliorare gli esiti.L'aumento della pressione intracranica dipende...


Il consumo di tè e caffè potrebbe ridurre il rischio di ictus in quanto tali bevande possiedono proprietà antiossidanti; inoltre...


C’è una crescente evidenza che l’inibizione farmacologica del sistema renina-angiotensina possa ridurre il rischio di ictus, sebbene non sia...


Uno studio compiuto dai Ricercatori del NASCET ha valutato l'esistenza di una relazione tra rischio nel lungo periodo di morte...